Gainax è un
 nome che gli appassionati dell'animazione giapponese conoscono bene. Si
 tratta del famoso studio d'animazione nipponico che ha dato vita a Neon Genesis Evangelion,
 uno degli anime più noti ed apprezzati di sempre. Inoltre, molte altre 
serie di qualità come Abenobashi e Nadia - Il mistero della pietra 
azzurra portano la firma di questo studio. Tengen Toppa Gurren Lagann 
(noto in Italia come Sfondamento dei cieli Gurren Lagann)
 è uno degli anime più recenti prodotti da Gainax, in collaborazione con
 Aniplex e Konami. E' composto da ventisette episodi, i quali sono stati
 trasmessi in Giappone nel 2007 da TV Tokyo e in Italia nel 2009 da Rai 
4. La serie è inoltre disponibile in DVD curati da Dynit e raccolti in 
due box contenenti alcuni extra.
Scopriamo assieme se Tengen Toppa Gurren Lagann è all'altezza delle migliori produzioni Gainax.
Tutte le luci in cielo sono stelle
In un futuro distopico 
l'umanità è stata costretta ad abbandonare la superficie per vivere 
rintanata in villaggi sotterranei isolati l'uno dall'altro. In uno di 
questi villaggi vive Simon, un ragazzo orfano che si guadagna da vivere 
scavando al fine di ampliare lo spazio disponibile per gli esseri umani 
nel sottosuolo. Un giorno il giovane, mentre sta svolgendo la sua 
attività, trova uno strano oggetto dorato a forma di trivella. La sua 
scoperta attira l'attenzione di Kamina, un ragazzo più grande di lui che
 ama definirsi il capo della Brigata Gurren, ovvero un gruppo di giovani
 intenzionati a raggiungere la superficie. Simon si ritrova coinvolto 
contro la sua volontà nell'ennesimo, rocambolesco piano della brigata 
per abbandonare il sottosuolo, ma l'intervento del capovillaggio 
vanifica i loro sforzi. Kamina viene incarcerato e Simon è sollecitato a
 tornare al suo lavoro di scavatore. Seppur con riluttanza il ragazzo 
obbedisce, ma dopo poco tempo una seconda scoperta a dir poco 
inaspettata lo spinge ad interrompere la sua attività. Di fronte ai suoi
 increduli occhi si palesa nientemeno che un robot di piccole 
dimensioni, al quale la piccola trivella dorata reagisce illuminandosi 
intensamente. L'emozione del ritrovamento spinge Simon a liberare 
Kamina, proprio mentre un gigantesco robot proveniente dalla superficie 
irrompe violentemente nel villaggio e si prepara a distruggerlo. Nel 
tentativo di fermare l'enorme macchina i due ragazzi si alleano con 
Yoko, una ragazza armata di fucile che inseguiva l'essere meccanico da 
prima che quest'ultimo raggiungesse il sottosuolo.
Durante
 lo scontro Simon scopre che esiste un legame tra i due oggetti che ha 
trovato in precedenza. Nel piccolo robot è infatti presente una cavità 
nella quale è possibile inserire la trivella per metterlo in funzione. 
Pur non avendo mai guidato un mezzo simile in vita sua, Simon inizia 
d'impulso a pilotarlo e inaspettatamente si rivela in grado di 
padroneggiarlo talmente bene da sconfiggere il nemico, anche se con 
qualche difficoltà.
 Al
 termine dello scontro Simon, Kamina e Yoko si ritrovano quasi 
involontariamente sulla superficie della Terra. Essersi finalmente 
lasciati alle spalle il villaggio in cui hanno vissuto per tanti anni 
darà ai due ragazzi la possibilità di scoprire che il pianeta è dominato
 dalla razza degli uomini bestia, i quali sono in grado di pilotare 
degli enormi robot chiamati Gunmen. Tale scoperta li spingerà ad 
iniziare una dura lotta per permettere all'umanità di riottenere la 
perduta libertà. Il conflitto si rivelerà lungo e costellato di perdite e
 sacrifici, i quali tempreranno Simon e lo porteranno ad arrivare più 
lontano di quanto non avrebbe mai immaginato.
Al
 termine dello scontro Simon, Kamina e Yoko si ritrovano quasi 
involontariamente sulla superficie della Terra. Essersi finalmente 
lasciati alle spalle il villaggio in cui hanno vissuto per tanti anni 
darà ai due ragazzi la possibilità di scoprire che il pianeta è dominato
 dalla razza degli uomini bestia, i quali sono in grado di pilotare 
degli enormi robot chiamati Gunmen. Tale scoperta li spingerà ad 
iniziare una dura lotta per permettere all'umanità di riottenere la 
perduta libertà. Il conflitto si rivelerà lungo e costellato di perdite e
 sacrifici, i quali tempreranno Simon e lo porteranno ad arrivare più 
lontano di quanto non avrebbe mai immaginato.Con chi credete di avere a che fare?!
Ciò che più colpisce di 
Tengen Toppa Gurren Lagann è il coinvolgimento emotivo che è in grado di
 offrire allo spettatore. Vedere i vari personaggi non arrendersi di 
fronte alle situazioni più disperate, ma anzi continuare a combattere e a
 rialzarsi senza mai perdere di vista i loro obiettivi è incredibilmente
 emozionante ed in grado di trasmettere valori positivi che non 
svaniscono al termine della visione. Tutto questo è reso possibile dalla
 cura maniacale che è stata dedicata alla caratterizzazione di ogni 
singolo personaggio, i quali sono dotati di una psicologia ben 
delineata, conforme alle loro azioni e in costante evoluzione nel corso 
dell'opera. In particolare la crescita psicologica di Simon rappresenta 
uno dei temi principali della serie e risulta gestita alla perfezione.
Anche
 Kamina ha un ruolo di primissimo piano nella vicenda, ma per quanto le 
sue parole e le sue azioni siano ammirevoli, è l'impatto che esse hanno 
sugli altri comprimari ad essere veramente fondamentale.

 La
 trama dell'anime è di buona fattura e l'interesse che riesce a 
suscitare nello spettatore cresce di episodio in episodio, sino a 
raggiungere il suo apice in un finale in grado di lasciare con il fiato 
sospeso per tutto il tempo. Oltre a trasmettere forti sensazioni, le 
tematiche trattate sono frequentemente in grado di offrire numerosi 
spunti di riflessione su situazioni non poi molto lontane dalla nostra 
realtà quotidiana. Ad alleggerire la tensione che regna in alcune parti 
dell'opera ci pensano i siparietti comici tra i personaggi, sempre molto
 originali e divertenti.
La
 trama dell'anime è di buona fattura e l'interesse che riesce a 
suscitare nello spettatore cresce di episodio in episodio, sino a 
raggiungere il suo apice in un finale in grado di lasciare con il fiato 
sospeso per tutto il tempo. Oltre a trasmettere forti sensazioni, le 
tematiche trattate sono frequentemente in grado di offrire numerosi 
spunti di riflessione su situazioni non poi molto lontane dalla nostra 
realtà quotidiana. Ad alleggerire la tensione che regna in alcune parti 
dell'opera ci pensano i siparietti comici tra i personaggi, sempre molto
 originali e divertenti.
Interessante
 notare come nel corso della serie, in particolare nei primi episodi, 
molti luoghi comuni dell'animazione giapponese vengano parodiati e 
portati all'eccesso. Ad esempio la classica unione fra due o più robot, 
tipica del genere mecha, viene qui riproposta in modo piuttosto 
demenziale.
 Dal
 punto di vista della regia il lavoro svolto da Gainax è encomiabile. 
Anche durante i combattimenti più frenetici è sempre possibile avere 
un'idea ben chiara di quello che sta succedendo sullo schermo e questo 
rende la visione estremamente godibile. Le esplosioni, gli attacchi 
speciali dei mecha e gli effetti luminosi in generale sono spettacolari 
al punto giusto e raramente risultano inadatti al contesto.
Dal
 punto di vista della regia il lavoro svolto da Gainax è encomiabile. 
Anche durante i combattimenti più frenetici è sempre possibile avere 
un'idea ben chiara di quello che sta succedendo sullo schermo e questo 
rende la visione estremamente godibile. Le esplosioni, gli attacchi 
speciali dei mecha e gli effetti luminosi in generale sono spettacolari 
al punto giusto e raramente risultano inadatti al contesto.
Lo
 stile di disegno è molto particolare, a tratti volutamente sporco e 
grezzo, ma non per questo spiacevole. Si rivela anzi invece in grado di 
dare vita a personaggi dal look accattivante e particolareggiato che li 
rende impossibili da confondere. Anche le ambientazioni possiedono un 
impatto grafico notevole e sono sempre curate fin nei dettagli, tenendo 
anche in considerazione la costante evoluzione all'interno della serie 
di quest'ultime.
Una
 colonna sonora varia e coinvolgente accompagna egregiamente ogni 
singolo episodio, con brani che spaziano dal pop al rock, passando per 
un'improbabile, ma sorprendentemente efficace, fusione tra la musica 
classica e il rap in grado di enfatizzare magistralmente le fasi 
conclusive della vicenda. Altrettanto valide sia la opening che le tre 
ending.
Il
 doppiaggio italiano è di buon livello e può contare su nomi importanti 
come Vittorio Guerrieri e Nino Prester. Non tutti i personaggi risultano
 valorizzati appieno dai rispettivi doppiatori, ma in generale è 
veramente difficile lamentarsi.
 
 
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